La reclusione
La mia gravidanza: un'escalation di...... lo dico dopo.
Scoprirlo è stato emozionante. Abbiamo cominciato a provarci a luglio a Procida, e invece è accaduto ad Agosto ad Ischia, 30 agosto. Me ne sono accorta subito. il 16 settembre senza dir nulla a nessuno ho fatto il test e infatti.... ero incinta.
Tremante per l'emozione volevo aspettare il ritorno di Pasquale (che però quel giorno era pieno di impegni e quindi non riuscivamo ad acciuffare un momento comune) ma avevo un appuntamento da una cara amica.
Telefono alla mia amica che aveva dei regali per noi (per la nostra festa di matrimonio mai avuta, lassamo sta)
mi vedo con lei e glielo comunico. Non riuscivo a non tremare, mi sembrava la cosa più grande con cui avessi mai fatto i conti e avevo bisogno di un punto fermo. Prendo i regali, li porto a casa e li impacchetto assieme al test.
Pasquale apre i vari pacchetti e in ultimo lo scopre. Gioia, emozione anche se sempre con i piedi per terra.
La mia ginecologa mi dice però che per i calcoli potrebbe essere impiantato male e quindi potrei perderlo quindi monitoriamo con le beta.
Ecco la prima gioia ricacciata in gola.
Eppure..le beta procedono e quindi attendiamo la prima visita per conoscere quest'esserino.
Alla prima visita sembra tutto ok ma arriva una nuova sentenza: ho l'utero bicorne. Ciò può comportare aborti o parto prematuro.
Devo stare a riposo. Siamo a novembre e con il Coronavirus mi risulta facile stare a riposo e non eccedere anche se mangio senza preoccuparmi troppo della linea per soddisfare anche le preoccupazioni.
Alla 12esima settimana decido di fare il test per capire il sesso. C'è un pò di pressione da parte di tutti che vogliono la femmina perchè in casa già abbiamo 2 maschi. Molti diventano veggenti e mi dicono che sarà una femmina. Noi abbiamo deciso i nomi in entrambi i casi. Io sento in me prepotente la sensazione che non sarà femmina e sento di doverlo sapere perchè so quanto ne potrebbero essere "delusi". Io voglio che mio figlio/a nasca voluto e amato e soprattutto senza pressioni.
Il responso: è maschio. Lo sapevo. Il test mi viene consegnato di venerdì, e quel venerdì è il week end in cui abbiamo i bimbi. Non lo abbiamo ancora detto ai fratellini, vogliamo capire se andrà avanti e vogliamo dirlo nel modo migliore. Passo quindi l'intero week end con un mood super blue e inquinante, ad organizzare una sorpresa per Pasquale con la paura che lui resti un pò deluso (come un pochetto ero rimasta anche io. Ho sempre immaginato nel mio futuro una ricciola bionda) e per le famiglie in modo che la smettano di parlare di Alice.
E' Andrea!
Il lunedì Pasquale riceve la sorpresa e non vacilla nemmeno per un secondo. E' felice che sia Andrea.
Mi sento super in colpa per tutti quei pensieri e per aver provato un pochino di delusione. Io Andrea lo amo!!
A dicembre amniocentesi. Vado convinta anche se spaventata. E' un esame semplice e viene fatto in tranquillità. Fa un pochino senso, senti la siringa che entra nella pancia e non da' dolore, fa solo un pochino impressione. Il liquido amniotico lo vedo nella siringa, è giallino. Quel liquido ci dirà come sta il nostro piccolo. E quell'esame, sembra super positivo.
Il 29 Dicembre strutturale. Andrea è sanissimo ma ho arteria ombelicale singola quindi nascerà più piccino del 10% cui si aggiunge l'altro 10% in meno a causa dell'utero.
Qualche problemino anche con le venuzze della placenta quindi devo mangiare come un uccellino e stare a riposo totale. Va bene tutto, è per Andrea!
Gennaio passa quasi senza novità, qualche proteina nelle urine che impensierisce ma poi il controllo con il ginecologo ad inizio febbraio mostra che Andrea è sano e devo continuare il riposo e il poco cibo.
Va benissimo.
E poi tutto cambia poco più di 10 giorni dopo.
Oggi penso: la mia gravidanza? Lo dico: un'escalation di privazioni.
Anche oggi vivo senza poter fare cose. Sono qui, e dal letto di ospedale posso intuire il clima, la temperatura, ma null'altro. Una passeggiata nella mia Città quanto mi manca! Il suo mare, le sue bellezze... l'abbraccio di mio marito mentre respiriamo aria di mare e ci perdiamo nel tramonto, vivere una giornata senza aver paura del giorno che verrà.
E quindi? Nulla mi va bene tutto. Per Andrea voglio fare questo e altro.
L'unico mio desiderio ora è che lui e io stiamo bene. E basta.
Commenti
Posta un commento