Dentro me.

 La notte e che vuoi dormire! Dopo una giornata in lacrime il mal di testa era imperante e i pensieri tanti e oscuri. Prima di andare a dormire faccio la mia consueta flebo. Ma la cannula era fuori quindi mi si gonfia il braccio e una macchia di medicinale si espande sulle lenzuola.

Arrivano due infermieri. Uno mi toglie l'accesso venoso ormai compromesso. Si guardano perchè notano le mie braccia piene di lividure:  ho delle vene delicate che non si trovano facilmente e quindi le mie braccia sono a pois. L'altro impietosito mi dice: le prossime due flebo te le metto con la farfallina. Un nuovo accesso venoso te lo faccio mettere domani dall'anestesista che è brava. 

Io penso bene, 3 buchi. riposa Ale che domani sentirai le "farfalline" hem cioè le stelline. 

La persona che è venuta ad assistermi è dolcissima e mi aiuta nei compiti serali come lavarmi e le solite pale.

Ore 6.30 flebo.

ore 7.10 prelievo.

Poggio la testa sul cuscino e provo a riposare un pochino pensando che l'accesso venoso magari me lo potevo far mettere dopo pranzo in modo da riposarmi mentalmente dai "buchetti" e i lividi.

Ore 9.30 viene l'anestesista quindi addio a preparazione psicologica per i buchi. Per fortuna è molto brava e io mi tranquillizzo. 

Il tracciato è buono e sento il mio bimbo muoversi quindi sono abbastanza soddisfatta.

Arriva una nuova dottoressa. Mi dice che la situazione semplice non è, che però per ora il bambino in pancia non sta soffrendo e quindi fino a quando riusciranno a tenerlo dentro lo terranno dentro di me anche perchè farlo nascere adesso significherebbe avere poche speranze.

Se dovesse andare in sofferenza potrebbe avere problemi alle ossa e quindi devo monitorare i movimenti. Se resta tutto così devo tenere duro.

Per la nuova dottoressa posso alzarmi per andare in bagno, mangiare ecc. quindi non devo stare allettata completamente.

Mi sento un pò snervata, si può capire che devo fare? 

Chiamo la mia ginecologa con la quale concordo una via di mezzo bagno si, pasti stesa.

Oggi il mio cervello mi dice che è inutile disperarmi. Mi rimetto a quello che vorrà accadere. Sto qua. Anche perchè ieri ho consumato tutte le mie lacrime e nulla è cambiato.

Provo ad essere felice per tutte le persone che mi stanno accanto.

E le tengo con me.


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